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Test da 301 a 350

Test area clinica 3 > Test medicina fisica e riabilitativa
 

La risposta esatta è contrassegnata con *


301. IL NERVO RADIALE PUO' ESSERE LESO IN UNA FRATTURA DELL'OMERO:

A al terzo inferiore

B nelle fratture sovracondiloidee

C al terzo superiore

D*  al terzo medio

E mai

302. UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI SUL SEGNO DI BABINSKI È ERRATA:

A può associarsi a triplice flessione dell'arto inferire

B costituisce una liberazione del riflesso di difesa

C*  ha il medesimo substrato fisiologico dell'iperreflessia osteotendinea

D è di norma fisiologico nel neonato

E è un indice affidabile di lesione piramidale

303. SONO TUTTE LEGGI O PRINCIPI DEI GAS TRANNE:

A Legge di Dal ton

B Ipotesi di Avogadro C* Legge di Coulomb
D Legge di Boyle- Mariotte

E Legge di Pascal

304. QUALE PARTE DEL CERVELLO CONTROLLA LA TEMPERATURA DEL CORPO:

A bulbo

B corteccia cerebrale

C ponte

D*  ipotalamo

E midollo spinale

305. LA LESIONE DI QUALE NERVO PUO' PROVOCARE DEFICIT DEL I E II MUSCOLO INTEROSSEO?

A Nervo interosseo anteriore

B Nervo mediano

C Nervo radiale

D*  Nervo ulnare

E Nervo interosseo posteriore


306. IL COSIDDETTO "ESERCIZIO TERAPEUTICO CONOSCITIVO"

A E' una tecnica psicologica di memorizzazione dei gesti motori

B Sfrutta l'irradiazione da sforzo per evocare movimenti assenti o ipostenici

C E' applicabile solo ai casi di cerebropatia infantile

D Utilizza registrazioni filmate dei gesti errati per favorirne la correzione

E* Sfrutta il riconoscimento sensoriale tattile di vari oggetti e superfici, per facilitare poi l'attivazione motoria

307. UNA LESIONE DELLA RADICE DI C8 PROVOCA UNA:

A Perdita di sensibilità sulla faccia laterale del braccio

B Diminuzione del riflesso brachioradiale

C Debolezza nella flessione del braccio

D*  Debolezza nell' abduzione delle dita

E Inabilità all' abduzione della spalla

308. LA PET THERAPY È

A Una diagnostica per immagini

B Una cura per la loquela

C Un potenziale evocato

D Un deficit della massa magra E* L'uso terapeutico degli animali

309. LA RESISTENZA DI UN CONDUTTORE AL PASSAGGIO DELLA CORRENTE (LEGGE DI OHM) È:

A direttamente proporzionale alla sezione del conduttore e alla sua lunghezza

B dipende da altri parametri

C* inversamente proporzionale alla sezione del conduttore e direttamente proporzionale alla sua lunghezza

D inversamente proporzionale alla sezione del conduttore e alla sua lunghezza

E non è in relazione con la sezione e la lunghezza

310. UNA LESIONE DELLA CAUDA EQUINA COMPLETA COMPRENDE:

A ritenzione urinaria

B anestesia a sella

C impotenza

D riduzione del riflesso anale

E*  tutte le risposte sono corrette

311. NELLE DISTRAZIONI MUSCOLARI, GLI ULTRASUONI POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER:

A Favorire il recupero funzionale

B Accelerare la riparazione tissutale C* Tutte le risposte sono corrette

D Contenere l'edema

E L'effetto antiflogistico

312. NELL'ICTUS CEREBRI PER DIASCHISI SI INTENDE

A la disabilità in fase cronica

B il lasso di tempo intercorrente tra l'insorgenza dell'evento acuto e la cronicizzazione dei sintomi motori

C la disabilità in fase acuta

D la depressione funzionale delle aree del SNC direttamente interessate dalla lesione anatomica

E* la depressione funzionale di aree del SNC non direttamente interessate dalla lesione anatomica

313. IL TERMINE CLINICO IPERALGESIA È ESSENZIALMENTE DEFINITO COME:

A Dolore diminuito in risposta ad uno stimolo normalmente doloroso

B Dolore primitivo o causato da una lesione primaria o da una disfunzione del S.N.C.

C*  Una aumentata risposta ad uno stimolo che è normalmente doloroso

D Una esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata con danno tissutale potenziale o in atto, o descritta come esito di tale danno

E Una sensazione dolorosa dovuta ad uno stimolo che normalmente non provoca dolore

314. IL SEGNO DEL TASTO DI PIANOFORTE E' PRESENTE:

A Nelle fratture del trachite

B Nelle lussazioni scapolo-omerali

C Nelle fratture dell'estremo distale di clavicola

D Nelle lussazioni sterno-clavicolari


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E*  Nelle lussazioni Acromion-clavicolari

315. QUALE DEI SEGUENTI MUSCOLI NON È INTERESSATO DALLA LESIONE DEL NERVO MUSCOLO-CUTANEO?

A Coracobrachial

B Capo breve del bicipite

C Brachiale

D Capo lungo del bicipite brachiale E* Brachioradiale

316. IL ROTOLAMENTO È

A*  Una modalità di rivoluzione del piede nella fase di appoggio

B Una risposta motoria finalistica

C Una aprassia

D Una forma di agnosia

E Una turba dell'equilibrio

317. DOPO UN TRAUMATISMO MIDOLLARE CERVICALE LA SEDE PIÙ FREQUENTE DELLE PARAOSTEOARTROPATIE È:

A I piedi

B Le spalle

C Le ginocchia D* Le anche

E La mano(articolazioni interfalangee prossimali e distali)

318. LA REOBASE SI MISURA IN:

A*  milliampere

B watt

C centimetri

D joule

E coulomb

319. GLI ESERCIZI MOTORI IN CATENA CINETICA APERTA

A sono quelli nei quali uno dei capi di un'articolazione periferica resta fermo rispetto all'ambiente
B non sono mai indicati nella riabilitazione di un paziente sottoposto ad intervento di protesi d'anca

C* sono quelli in cui il segmento esercitato si muove rispetto al baricentro corporeo, mentre quest'ultimo resta fermo rispetto all'ambiente

D sono preferibili a quelli in catena cinetica chiusa immediatamente dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore

E possono essere eseguiti solo su apposite macchine che rendano il movimento isocinetico

320. IL MUSCOLO SOVRASPINATO È FUNZIONALMENTE:

A*  abduttore del braccio

B rotatore del braccio

C estensore del braccio

D un muscolo adduttore del braccio

E flessore del braccio

321. DOPO SEZIONE DI UN NERVO I CILINDRASSI ASSONICI DEL SEGMENTO DISTALE COMINCIANO A FRAMMENTARSI DOPO:

A 24 ore

B 1 mese C* 48 ore
D 1 anno

E 1 settimana

322. QUALE, TRA I SEGUENTI GRUPPI MUSCOLARI, AGISCE DA INTRA-ROTATORE DELL'ARTICOLAZIONE GLENO-OMERALE:

A mm. sottoscapolare, sottospinato, piccolo pettorale

B*  mm. sottoscapolare, grande pettorale, grande dorsale

C mm. grande pettorale, piccolo pettorale, coraco-brachiale

D mm. sottospinato,grande dentato, grande rotondo

E mm. piccolo rotondo, grande rotondo, coraco-brachiale

323. NELLA 2 FASE DELLA RIABILITAZIONE CARDIACA, LE LINEE GUIDA PREVEDONO CHE, SULLA BASE DEL TEST ERGOMETRICO CARDIOPOLMONARE ESEGUITO ALL'INIZIO DEL CICLO DI TRATTAMENTO, L'ALLENAMENTO VENGA SVOLTO NORMALMENTE AD UNA INTENSITÀ PARI AL:


A 10-40% del consumo di ossigeno

B 30-60% del consumo di ossigeno

C 75-85% del consumo di ossigeno D* 50-70% del consumo di ossigeno
E 85-90% del consumo di ossigeno

324. RELATIVAMENTE AL VALGISMO FISIOLOGICO DELL'ARTICOLAZIONE DEL GOMITO, QUALE AFFERMAZIONE È CORRETTA:

A*  è apprezzabile solo ad articolazione estesa e mano supina

B è apprezzabile solo ad articolazione estesa e mano prona

C è apprezzabile ad articolazione flessa, qualunque sia la posizione della mano

D è apprezzabile solo ad articolazione semiflessa e mano semipronata

E è apprezzabile ad articolazione estesa, qualunque sia la posizione della mano

325. L'ENCEFALO UMANO E' COSITUITO DA:

A Tronco cerebrale, nervi cranici, diencefalo, telencefalo

B*  Tronco cerebrale, cervelletto, diencefalo, telencefalo

C Tronco cerebrale, mesencefalo, nervi encefalici, telencefalo

D Tronco cerebrale, cervelletto, coclea, rombencefalo

E Midollo spinale, cervelletto, diencefalo, telencefalo

326. UN PAZIENTE CON PARAPLEGIA POST-TRAUMATICA CON LESIONE SPINALE D4 COMPLETA

A non può essere sottoposto, nel cammino, a stimolazione elettrica funzionale (FES)
B non può essere allenato ad alcuna forma di cammino autonomo

C può essere allenato a camminare con tutori di ginocchio e deambulatore o girello

D può essere allenato a camminare con ortesi reciprocanti e bastoni antibrachiali o deambulatore ma non può essere sottoposto, nel cammino, a stimolazione elettrica funzionale (FES)
E* può essere allenato a camminare con ortesi reciprocanti e bastoni antibrachiali o deambulatore

327. DA COSA È FORMATA L'UNITÀ MOTORIA ?

A* Dal secondo motoneurone, dai suoi filamenti terminali e dalle fibre muscolari da esso innervate

B E' l'insieme di fibre che costituiscono il muscolo

C Dalla via piramidale crociata

D Dal primo e dal secondo motoneurone, dai loro filamenti e dalle fibre muscolari da essi innervate

E Dall'assone e dalle fibre muscolari da esso innervate

328. LA GUAINA MIELINICA DERIVA DA:

A*  espansioni delle cellule di Schwann

B perinevrio

C epinevrio

D endonevrio

E nessuna delle risposte è corretta

329. NELLA MOBILIZZAZIONE PASSIVA IN RILASCIAMENTO DI UN'ARTICOLAZIONE NON BISOGNA MAI SUPERARE:

A i 90

B i 20

C i 100

D*  l'escursione fisiologica

E le resistenze tissutali

330. NEL POSTOPERATORIO DELLE FRATTURE DI COLLO FEMORE TRATTATE CON ARTROPROTESI NON E' INDICATO:

A*  Incrociare le gambe

B Stretching secondo Thomas

C Esercizi isometrici ( flessione dell'anca a ginocchio esteso)

D Esercizi isometrici per il quadricipite

E Esercizi isometrici per i glutei

331. NELLE LESIONI CEREBELLARI MEDIANE SI OSSERVA TIPICAMENTE:

A tremore delle mani

B diminuzione del tono muscolare dei 4 arti


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C nessuna di queste

D*  atassia del tronco

E incoordinazione delle estremità

332. LA MOLLA DL CODIVILLA E:

A non è un tutore

B è un mezzo di sintesi

C una protesi

D*  un tutore dinamico

E un tutore statico

333. QUALE DI QUESTI TRATTI DEL RACHIDE È PIÙ DI FREQUENTE COMPROMESSO DAL PROCESSO ARTROSICO?

A lombare superiore

B dorsale alto

C dorsale basso

D cervicale alto

E*  lombare inferiore

334. LA MALATTIA DEL MOTONEURONE ASCRIVIBILE CON CERTEZZA AD UN VIRUS È:

A la leucoencefalopatia multifocale progressiva

B l'encefalomielite subacuta da HIV

C il kuru

D*  la poliomielite

E la panencefalite sclerosante subacuta

335. IN UNA CONTRAZIONE ISOMETRICA IL MUSCOLO

A non sviluppa tensione

B si accorcia normalmente

C rimane rilasciato

D non viene interessato

E*  sviluppa tensione ma non produce movimento esterno

336. NELLA SCLERODERMIA L'INTERVENTO DEL TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE DEVE MIRARE A

A prevenire il danno vascolare, le alterazioni scleroatrofiche della cute

B prevenire l'ipotrofia delle masse muscolari

C* rallentare il danno vascolare, le alterazioni scleroatrofiche della cute, mantenere il trofismo delle masse muscolari

D rallentare il danno vascolare, le alterazioni scleroatrofiche della cute

E mantenere il trofismo delle masse muscolari

337. IL SEGNO DEL CASSETTO E' PATOGNOMONICO DI:

A Lesione isolata del legamento popliteo

B Lesione meniscale

C*  Lesione dei legamenti crociati del ginocchio

D Lesione del legamento intermeniscale

E Lesione dei legamenti collaterali del ginocchio

338. LA RIZOARTROSI SI LOCALIZZA:

A nelle interfalangee distali

B sulla femororotulea

C al coccige

D nelle inerfalangee prossimali E* nella trapeziometacarpale

339. I CATIONI DERIVANO DA ATOMI CHE HANNO:

A acquistato elettroni

B perso neutroni

C*  perso elettroni

D perso protoni

E perso fotoni

340. LA PRESTAZIONE MUSCOLARE ANISOMETRICA...

A non determina produzione di energia calorica

B non produce lavoro meccanico

C tutte e quattro le altre risposte sono esatte D* si distingue in isocinetica e isotonica

E non produce lavoro biologico


341. LA DISTRAZIONE MUSCOLARE

A richiede l'immobilizzazione dell'arto per almeno due mesi

B si verifica quasi sempre a livello del ventre muscolare

C non si verifica nei soggetti anziani

D* si verifica quasi sempre a livello della giunzione muscolo-tendinea E richiede l'immobilizzazione dell'arto per almeno tre mesi

342. IN UN GOMITO RIGIDO POST-TRAUMATICO E' CONTROINDICATA:

A La T.E.N.S

B*  La mobilizzazione passiva forzata

C Nessuna risposta è corretta

D La meccanoterapia

E La mobilizzazione attiva

343. UN PAZIENTE CON POSTUMI DI INTERVENTO PER FRATTURA DELL'ANCA SINISTRA DEVE CAMMINARE CON CARICO PARZIALE SULL'ARTO OPERATO. SE UTILIZZA UN BASTONE, IL PAZIENTE VERRÀ ISTRUITO AD UTILIZZARLO

A Alternando destra e sinistra, almeno ogni due ore e 30 minuti

B A sinistra

C Appoggiandolo a terra quando è a terra anche il piede dell'arto sano, mentre è indifferente da quale lato viene impugnato

D*  A destra

E A sinistra nel cammino in piano, a destra se cammina in salita

344. GLI ESERCIZI DI CODMAN SONO STATI IDEATI PER

A L'anca

B Il condizionamento post-allettamento

C La protesizzazione di ginocchio

D Il rachide cervicale

E*  La spalla

345. S. CAMPBELL INDIVIDUA NEL BAMBINO AFFETTO DA CEREBROPATIA INFANTILE LA PRESENZA DI AREE DI DEFICIT CHE DEVONO ESSERE AFFRONTATE NELLA PIANIFICAZIONE DELL'INTERVENTO RIABILITATIVO. IN PARTICOLARE ESSE SONO:

A il deficit sensoriale, la deprivazione uditiva e l'alterazione del rapporto familiare
B la riduzione del potenziale economico, il deficit uditivo-visivo ed il sostegno familiare

C* le anomalie del movimento, la deprivazione sensoriale e l'alterazione dei quadri di interazione sociale

D le anomalie del movimento, l'atetosi e la problematica dell'inserimento scolastico

E il deficit visuospaziale, l'aprassia e l'interazione con i compagni

346. UN MUSCOLO DENERVATO È STIMOLATILE DA UNA CORRENTE:

A Diadinamica

B Rettangolare breve

C*  Triangolare - esponenziale

E Difasica rapida

F Faradica

347. LA SINDROME POST-POLIO CONSISTE

A nella disabilità conseguente all'infezione poliomielitica

B nell'ipotono-trofia dei muscoli del metamero colpito dall'infezione

C* nell'aggravamento ed incremento del danno paralitico dopo diversi anni dall'episodio acuto della PAA

D nella sindrome depressiva nel paziente poliomielitico, trattabile con terapia ansiolitica

E nell'ipovalidità dei muscoli dell'arto inferiore colpito dall'infezione

348. L'ETTROTERAPIA DEL MUSCOLO DENERVATO DEVE UTILIZZARE:

A correnti continue

B*  correnti esponenziali

C correnti ad altissima frequenza

D correnti sinusoidali

E correnti tetanizzanti

349. LE ADL SONO


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A*  Le attività della vita quotidiana

B Gli anticorpi antidistrofia

C Gli antigeni determinanti dolore agli arti inferiori

D La attività lavorative per disabili

E La attenzione della legge ai problemi dei disabili

350. NEL MOVIMENTO DI CIRCONDUZIONE VENGONO COMBINATI IN SUCCESSIONE:

A l'estensione e l'adduzione

B l'estensione e l'abduzione

C la flessione e l'abduzione

D*  la flessione, l'adduzione, l'estensione e l'abduzione

E la flessione e l'adduzione

 
 
 
 
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