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Test da 101 a 150

Test area clinica 3 > Test medicina fisica e riabilitativa
 

La risposta esatta è contrassegnata con *


101. PER "MIGLIORARE" LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ DELL'INFANTE L'ATTEGGIAMENTO PIÙ EFFICACE DA PARTE DEI GENITORI È QUELLO DI:

A sottoporlo a stimoli come il superamento di problemi

B lasciarlo dormire il più a lungo possibile durante la notte

C fare in modo che le ore di sonno siano ridotte al minimo D* utilizzare molto l'interazione verbale con lui

E stimolarlo continuamente durante la giornata con varie attività

102. PER "STRETCHING MUSCOLARE" SI INTENDE

A Una manovra che mette l'articolazione in posizione tale da rendere più eccitabile un riflesso da stiramento
B La lacerazione di un muscolo durante uno sforzo

C Sia la lacerazione di un muscolo durante uno sforzo sia l'allungamento di un tendine

D L'allungamento di un tendine

E*  L'allungamento a fini funzionali di un intero gruppo muscolare

103. COMPITO DEL TERAPISTA OCCUPAZIONALE È QUELLO DI

A trovare al paziente disabile un'attività lavorativa rimunerata

B* far utilizzare al disabile nel modo migliore sia i gesti residui che quelli riacquisiti nello svolgimento delle ADL e delle IADL

C tenere diligentemente occupato il paziente disabile

D incoraggiare il disabile a trovare un'occupazione

E dirigere l'attività dei fisioterapisti

104. NELLA RIGIDITÀ DECORTICATA SI HA:

A Tronco esteso, arti superiori in estensione, arti inferiori in rotazione interna con gambe estese e flessione plantare dei piedi
B Si tratta di un atteggiamento in estensione parziale del corpo

C*  Tronco esteso, arti superiori in flessione al gomito e al polso, arti inferiori
in rotazione interna con gambe estese e flessione plantare dei piedi
D Si tratta di una postura assunta alle basse temperature dagli invertebrati
E Si tratta di un atteggiamento in flessione parziale del corpo

105. L'ACCOMODAZIONE È LA PREROGATIVA PROPRIA DEL MUSCOLO SANO DI:

A contrarsi se stimolato con impulsi esponenziali di bassa intensità

B contrarsi se stimolato con impulsi di corrente neofaradica di bassa intensa

C*  di non contrarsi se stimolato con impulsi esponenziali di bassa intensità

D di contrarsi se stimolato con impulsi rettangolari di bassa intensità

E di non contrarsi se stimolato con impulsi di corrente noofaradica di bassa intensità

106. DOPO IMMOBILIZZAZIONE DI UN ARTO PER FRATTURA, LA RIABILITAZIONE PREVEDE:

A Mobilizzazione attiva e passiva

B Massoterapia

C Elettroterapia

D Nessuna risposta è corretta

E*  Sono corrette tutte le tre terapie citate

107. QUAL E' L'OBIETTIVO DA PERSEGUIRE NELLA RIEDUCAZIONE DEL MONCONE:

A sensibilità cutanea

B*  coordinamento motorio

C tutte le risposte sono corrette

D riduzione del tono muscolare del moncone per indossare con facilità la protesi

E capacità di articolarità completa nell'arto controlaterale

108. UNA PROTESI:

A E' sempre funzionale

B*  E' una strumento che sostituisce l' assenza di una estremità o di un organo

C Compensa da una deformità estetica

D Tutte le risposte sono corrette

E E'uno strumento che serve solo a rimpiazzare una funzione persa

109. IL SEGNO DEL SOPRACCIGLIO:

A è positivo nelle paresi del VII n.c. inferiore

B è positivo nella Malattia di Parkinson

C*  è positivo nei disturbi iintervertebrali C2-C3

D è sempre bilaterale

E nessuna delle risposte è esatta

110. NELLA VALUTAZIONE ISOCINETICA OCCORRE...

A Non esprimere il massimo sforzo

B Effettuare delle sedute di potenziamento

C*  Effettuare delle ripetizioni di apprendimento

D muovere l'arto solo in catena cinetica chiusa

E Non conoscere il movimento da effettuare

111. NELLA PARALISI OSTETRICA DEL PLESSO BRACHIALE, SI OSSERVA PIÙ FREQUENTEMENTE:

A Tutte le risposte sono esatte

B Nessuna delle risposte è esatta
C* Un danno delle radici C5-C6
D Un danno della mano

E Una lesione delle radici C5-D1

112. LA DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE È CARATTERIZZATA DA TUTTE LE SEGUENTI CARATTERISTICHE TRANNE:

A retrazioni

B pseudoipertrofia

C si presenta nei maschi

D trasmissione recessiva legata al sesso E* comparsa alla nascita

113. QUALE,TRA I SEGUENTI GRUPPI MUSCOLARI, AGISCE DA ABDUTTORE DELL'ARTICOLAZIONE GLENO-OMERALE:

A mm. sopraspinato, sottospinato

B mm. deltoide, grande rotondo

C mm. deltoide, elevatore della scapola D* mm. deltoide, sopraspinato


E mm. deltoide, grande dorsale

114. QUALI DI QUESTI SEGNI RADIOLOGICI NON È INDICATIVO DI OSTEOPOROSI VERTEBRALE?

A*  aumento dello spessore della corticale

B rarefazione dell'immagine trabecolare dell'osso spugnoso

C aspetto concavo delle limitanti vertebrali

D deformazione a cuneo dei corpi

E ipertrasparenza dei corpi vertebrali con aumentato contrasto delle limitanti

115. LA URODINAMICA

A*  Indaga sulle funzionalità delle basse vie urinarie

B Si occupa dell'ego

C Studia dinamiche relazionali

D Studia il metabolismo dell'acido urico

E Studia la dinamica dei fluidi

116. NELLE FRATTURE DELL'OLECRANO RISULTA ATTIVAMENTE ABOLITA:

A la pronazione e la supinazione

B*  l'estensione dell'avambraccio sul braccio

C la supinazione

D la flessione dell'avambraccio sul braccio

E la pronazione

117. NEI CONFRONTI DI ORTESI,AUSILI E PROTESI IL FISIOTERAPISTA PUÒ:

A collaudarli

B*  proporli

C prescriverli

D costruirli

E tutte le risposte sono corrette

118. QUALE DELLE SEGUENTI PATOLOGIE COMPORTA SOLITAMENTE ALTERAZIONI POSTURALI:

A emiplegia dx

B malattia di Parkinson

C amputazione transtibiale

D scoliosi idiopatica

E*  tutte le risposte sono esatte

119. NELLA CLASSIFICAZIONE DEI LASER SONO SOFT:

A Argon

B*  Elio-neon

C Neodimio

D C02

E A fibre ottiche

120. UN PAZIENTE CHE AVVERTE DOLORE IN UNA PARTE AMPUTATA DEL CORPO, SOFFRE DI:

A Dolore residuo dell' arto

B Una sensazione residuale dell' arto

C Dolore psicogeno

D Una sensazione fantasma

E*  Dolore da arto fantasma

121. QUAL'E' LA COMPLICANZA PRINCIPALE IN PAZIENTI CON FRATTURE COSTALI?

A*  Respiro paradosso

B Emotorace

C Pneumotorace

D Enfisema sottocutaneo

E Rottura del mediastino

A QUALE TIPO DI INCONTINENZA URINARIA È PIÙ FREQUENTE NEL PAZIENTE GERIATRICO?

A*  Instabilità vescicale

B Incontinenza da rigurgito

C Incontinenza funzionale

D Incontinenza da sforzo

E Incontinenza emotiva


 


123. NEGLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO

A L'aumento di forza precede l'ipertrofia muscolare ed è interamente trasferito a tutti i movimenti, anche diversi da quelli di allenamento, purché intervengano i muscoli divenuti ipertrofici
B L'aumento di forza segue l'ipertrofia muscolare, per meccanismi di graduale adattamento nervoso

C L'aumento di forza è interamente trasferito a tutti i movimenti, anche diversi da quelli di allenamento, purché intervengano i muscoli divenuti ipertrofici
D* L'aumento di forza precede l'ipertrofia muscolare, per l'intervento di meccanismi nervosi di apprendimento

E L'aumento di forza scompare dopo il periodo di allenamento, parallelamente alla ipertrofia

124. LA GAIT ANALYSIS E

A una tecnica neurofisiologica che permette di studiare il sistema delle endorfine
B una tecnica di analisi del dolore di origine spinale

C*  una tecnica di analisi del cammino computerizzata

D utilizzata per determinare la carrozzina più adatta da prescrivere in un paziente paraplegico

E l'analisi dei muscoli del tronco

125. LA RIGENERAZIONE DI FIBRE NERVOSE SENSITIVE DOPO UNA LESIONE NERVOSA È COMPRESA TRA:

A 0,1-0,3 mm/die

B*  1-3 mm/die

C 3-5 mm/die

D <0,1 mm/die

E >5 mm/die

126. NELLA LUSSAZIONE RECIDIVANTE DI ROTULA LA FISIOKINESITERAPIA SOLITAMENTE DEVE MIRARE A:

A Apportare calore all'articolazione del ginocchio

B*  Rinforzare elettivamente il vasto mediale

C Rinforzare i flessori del ginocchio

D Intensificare il movimento articolare

E Aumentare i fenomeni di attrito tra rotula e superficie articolare del femore

127. CHE COSA SONO LE PARALISI CEREBRALI INFANTILI?

A quadri clinici evolutivi

B*  quadri clinici non progressivi con prevalente patologia motoria

C quadri clinici progressivi con prevalente patologia motoria

D quadri clinici non progressivi con prevalente patologia psicomotoria

E quadri clinici non progressivi con prevalente patologia psichica

128. QUALI SONO I PRINCIPALI MUSCOLI COINVOLTI NELLA ABDUZIONE E ROTAZIONE LATERALE DELLA SCAPOLA?

A Trapezio superiore ed elevatore della scapola

B Grande e piccolo romboide

C Deltoide medio e sovraspinoso

D*  Dentato anteriore

E Trapezio inferiore

129. NELLA SPASTICITÀ C'È:

A iperattività del riflesso da stiramento

B*  tutte le risposte sono corrette

C fenomeno del coltello a serramanico

D aumento della resistenza ai movimenti passivi rapidi

E nessuna delle risposte è corretta

130. QUALI SONO LE COMPLICANZE TARDIVE PIU' FREQUENTI DI UNA FRATTURA DEL COLLO DEL FEMORE:

A limitazioni del range articolare

B dolore persistente all'anca

C rigidità articolari

D pseudoartrosi

E*  necrosi della testa e pseudoartrosi

131. IN MOLTI CASI DI RIEDUCAZIONE DI PAZIENTI AFFETTI DA UNA LESIONE NEUROLOGICA, È FONDAMENTALE LO STUDIO DELLA FUNZIONE VESCICO-SFINTERICA. DEGLI ESAMI SEGUENTI, QUALE È QUELLO CHE OFFRE IL MASSIMO DI RISPOSTE?



A Urografico

B*  Clinico e urodinamico

C Radiografico

D Ecografico

E Biologico

132. A PROPOSITO DEI MOVIMENTI DEL GINOCCHIO, DIRE QUALE AFFERMAZIONE È CORRETTA:

A l'unico movimento rotatorio possibile è quello "automatico"

B durante la flesso estensione, il perone descrive lievi scivolamenti prossimo-distali

C l'unico movimento fisiologico è la flesso-estensione

D* a ginocchio semiflesso, sono possibili movimenti di intra- ed extrarotazione E a ginocchio semiflesso sono possibili movimenti di adduzione, abduzione

133. NELLE FASI INIZIALI DELLA M. DI DUCHENNE QUAL È IL TEST PIÙ INDICATIVO DELLA PRESENZA DI UN DEFICIT MUSCOLARE?

A nessuna delle risposte è corretta

B*  passaggio dalla posizione accovacciata alla stazione eretta

C passaggio da prono a supino

D passaggio dalla posizione quadrupedica alla posizione accovacciata

E passaggio da supino a seduto

134. LA FIM È

A una tecnica di riabilitazione del paziente neurologico

B utilizzabile solo per i pazienti anziani

C*  una scala che valuta l'indipendenza di un soggetto nelle ADL

D espressa in valori nominali

E un'articolazione dell'arto inferiore

135. QUALE MUSCOLO È UN ISCHIOCRURALE ESTERNO?

A Vasto esterno

B Semitendinoso

C Tensore della fascia lata

D Semimembranoso

E*  Bicipite femorale

136. NEL CORSO DI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO -SALVO PARTICOLARI ESIGENZE ATLETICHE-

A Occorre applicare sempre carichi inferiori al 40% del carico massimale

B* Occorre applicare carichi che consentano di eseguire almeno 8-10 ripetizioni

C Occorre applicare sempre carichi inferiori al 90% del massimale

D Occorre applicare sempre carichi superiori al 90% del massimale

E Con il progredire dell'allenamento occorre ridurre progressivamente il carico, in modo che il soggetto riesca a compiere sempre più ripetizioni

137. IL PRINCIPALE MUSCOLO RESPONSABILE DELLA DORSIFLESSIONE DEL PIEDE È:

A Il tibiale posteriore

B Peroniero lungo

C L'estensore proprio dell'alluce

D L'estensore comune delle dita E* Il tibiale anteriore

138. L'ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO È PER DEFINIZIONE UN'IMPROVVISA COMPARSA DI SEGNI E/O SINTOMI RIFERIBILI A DEFICIT FOCALE CEREBRALE O VISIVO ATTRIBUIBILE AD INSUFFICIENTE APPORTO DI SANGUE DI DURATA:

A Superiore alle 72

B Superiore alle 24 ore

C Inferiore alle 48 ore

D Superiore alle 48 ore E* Inferiore alle 24 ore

139. GLI OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE DI UN BAMBINO AFFETTO DA DEFICIT NEUROLOGICO DIFFERISCONO DA QUELLI DELL'ADULTO IN QUANTO OCCORRE TENERE CONTO:

A* che esiste un potenziale di sviluppo che varia con l'età, la crescita corporea procede comunque, la disabilità ed il danno neurologico coinvolgono la famiglia a lungo

B del peso corporeo, del potenziale di recupero, della tipologia del danno neurologico, della presenza di un handicap
C del livello di istruzione, del ruolo rivestito dal paziente nella famiglia, delle possibilità di ricorso ad istituti specializzati

D dell'irreversibilità del danno neuronale, dell'immaturità del cervello e delle aspettative della famiglia

E di fattori ambientali, del ruolo delle istituzioni, del peso economico ed affettivo gravante sulla famiglia

NEL CLASSIFICARE UNA LESIONE NERVOSA PERIFERICA UNA ROTTURA INCOMPLETA DEL NERVO VIENE DETTA:

A Nessuna delle risposte

B Trasversa

C Neuroprassia

D*  Assonotmesi

E Neurotmesi

141. LA VALUTAZIONE IN RIABILITAZIONE CENTRA L' ATTENZIONE SU TUTTE QUESTE AREE, TRANNE:

A Comportamento sociale

B*  Epidemiologia

C Capacità fisiche e attività della vita quotidiana

D Comunicazione

E Personalità e psicologia

142. UN PIEDE PIATTO VALGO :

A nessuna delle risposte è esatta

B non causa mai alterazioni posturali del rachide C* può causare alterazioni posturali del rachide

D causa alterazioni posturali del rachide solo nei bambini tra i 7 e i 9 anni

E causa alterazioni posturali del rachide solo negli adulti dopo i 40 anni

143. LA MANIPOLAZIONE VERTEBRALE IN UNA RACHIALGIA È INDICATA

A Mai, quando il dolore ha un'origine neoplastica

B* Quando vi sia almeno una direzione di movimento del rachide da trattare libera dal dolore

C Sempre, quando vi sia un dolore vertebrale che perdura da almeno 4 settimane

D Solo quando il dolore irradia in un preciso territorio radicolare

E Tutte le risposte sono vere.

144. DELLE MISURE SEGUENTI QUAL È LA PIÙ EFFICACE PER PREVENIRE LE DORSALGIE?

A L' utilizzo di un corsetto nelle attività di sollevamento

B Una manipolazione vertebrale

C*  Un programma di esercizi

D Un regime alimentare con un supplemento multivitaminico

E L' uso di un materasso ortopedico

145. DOPO RICOSTRUZIONE DEL L.C.A., LA RIABILITAZIONE NON PREVEDE:

A Potenziamento muscolare

B*  Esercizi precoci a catena cinetica aperta

C Tutte le risposte sono corrette

D Training propriocettivo e rieducazione neuromuscolare

E Precoce potenziamento dei muscoli ischiocrurali

146. COMUNEMENTE LE PARALISI INFANTILI SI CLASSIFICANO IN AMBITO RIABILITATIVO SECONDO I SEGUENTI CRITERI:

A tipo di deficit motorio, modalità della lesione neurologica, presenza di malformazioni genetiche
B deficit motorio, sesso, disturbi del movimento

C* tipo di deficit motorio, caratteristiche del tono muscolare, presenza di disturbi del movimento

D eziologia, disturbi del movimento, età di insorgenza

E eziologia, età di insorgenza, caratteristiche del tono muscolare

147. LA BAROPODOMETRIA È

A Esame della mobilità degli archi plantari

B*  Esame della postura attraverso lo studio di superfici e pressioni del piede

C Rilievo sulle patologie dell'arto inferiore

D Esame della sensibilità del piede


E Esame del piede dominante

148. QUALE TRA I SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO È MAGGIORMENTE ASSOCIATO AD UNA PIÙ ALTA INCIDENZA DI TROMBOSI VENOSA PROFONDA IN UN ADULTO CON ICTUS?

A*  Immobilità

B Età avanzata

C Sesso maschile

D Storia di fumo

E Peso aumentato

149. RIGIDITA'POST-TRAUMATICA DI GINOCCHIO. LA MOBILIZZAZIONE PASSIVA NON DEVE MAI SUPERARE:

A*  La soglia del dolore

B I 90 gradi di movimento

C I 20 gradi di movimento

D I 100 gradi di movimento

E Le resistenze tissutali

150. IL CENTRO RESPIRATORIO È LOCALIZZATO IN:

A*  tronco encefalico

B corteccia cerebrale

C gangli della base

D cervelletto

E talamo

 
 
 
 
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