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Quiz da 361 a 380

Quiz ASL Olbia > Quiz preselezione 301 a 400
 

361   LA POSIZIONE DI TRENDELEMBURG È INDICATA IN CASO DI:

A)   Insufficienza venosa arti inferiori

B)   Insufficienza arteriosa arti inferiori

C)   Dispnea grave
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362   QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI RELATIVA AL COLLEGIO IPASVI È VERA?

A)   Tutti gli iscritti sono elettori e tutti sono eleggibili

B)   Può essere eletto Presidente solo chi ha ottenuto il maggior numero di voti

C)   Possono essere eletti solo i dipendenti del SSN

363   IL DIRETTORE DEL DISTRETTO:

A)   Realizza le indicazioni della Giunta regionale a cui risponde direttamente

B)   Realizza le indicazioni della direzione aziendale

C)   È autonomo nella realizzazione degli obiettivi definiti delle norme nazionali e regionali

364   LA NIACINA O VITAMINA PP LA CUI CARENZA PROVOCA LA PELLAGRA È CHIAMATA ANCHE:

A)   Vitamina B2

B)   Vitamina B1

C)   Vitamina B3

365   PER L'IRRIGAZIONE CONTINUA DELLA VESCICA SI UTILIZZA:

A)   Un catetere a tre vie

B)   Un catetere a due vie

C)   Un catetere a due vie senza palloncino
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366   I SEGNI E SINTOMI DI UN SOVRADOSAGGIO DIGITALICO SONO:

A)   Cefalea, dispnea, sonnolenza

B)   Anoressia, nausea, vomito, bradicardia

C)   Ipertensione, tachicardia, agitazione psicomotoria

367   L'AUTOPALPAZIONE DEL SENO È CONSIDERATA UN INTERVENTO DI:

A)   Prevenzione secondaria

B)   Prevenzione primaria

C)   Prevenzione terziaria

368   LEI SI TROVA NELLA SALA D'ATTESA AMBULATORIALE DI UN OSPEDALE. MENTRE STA FACENDO ENTRARE UN PAZIENTE PER UNA VISITA, SI ACCORGE CHE UNA PERSONA IN ATTESA DI VISITA LAMENTA DOLORE, RECLINA IL CAPO E PERDE CONOSCENZA. AVENDO VERIFICATO L'ARRESTO CARDIACO NEL PAZIENTE, QUAL È LA PRIMA MANOVRA CHE LEI ATTUEREBBE PER RIANIMARLO?

A)   Verificare la pervietà delle vie aeree superiori e la presenza di ventilazione spontanea

B)   Incannulare una vena di grosso calibro

C)   Sollevare gli arti inferiori per favorire il ritorno venoso al cuore

369   UN PAZIENTE HA SUBITO UN INTERVENTO CHIRURGICO A LIVELLO ADDOMINALE: IN QUALI CASI AUMENTANO I RISCHI DI INSORGENZA DELLE LESIONI DA DECUBITO?

A)   Esclusivamente nei pazienti anziani

B)   Nei pazienti comunque sottoposti a interventi chirurgici

C)   Nei pazienti con ridotta circolazione periferica

370   QUALE TRA I SEGUENTI RAPPRESENTA RISCHIO TARDIVO NEL POSIZIONAMENTO DI CATETERE VENOSO CENTRALE?

A)   Pneumotorace

B)   Trombosi settica

C)   Emotorace

371   QUALI SONO I SEGNI PIÙ CARATTERISTICI DI UNA REAZIONE EMOLITICA DOPO TRASFUSIONE?

A)   Orticaria e prurito

B)   Emorragie cutanee

C)   Oliguria e emoglobinuria

372   NELL'AMBITO DEL NURSING, SECONDO DOROTEA OREM:

A)   L'assistenza infermieristica è rivolta principalmente a soddisfare i bisogni umani che sono in relazione con la cura del sé (self care)

B)   L'assistenza infermieristica è rivolta principalmente a soddisfare i bisogni umani ed il rapporto medico - infermiere - paziente

C)   L'assistenza infermieristica è rivolta principalmente alla guarigione del paziente
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373   QUALE È LA GHIANDOLA PIÙ GRANDE DEL CORPO UMANO?

A)   La tiroide

B)   Il fegato

C)   L'ipofisi

374   QUALE FRA QUESTE È LA GIUSTA DEFINIZIONE DI ETICA:

A)   Quel sapere che aiuta la persona a capire quali sono i comportamenti più corretti da seguire

B)   Quel sapere che ci consente di giudicare la moralità degli altri

C)   E' un orientamento religioso

375   I BATTERI SONO:

A)   Organismi unicellulari

B)   Tossine prodotte da virus

C)   Organismi pluricellulari ad RNA e DNA

376   CHI FONDÒ NEL DICIANNOVESIMO SECOLO LA CROCE ROSSA ITALIANA COME CORPO DI INFERMIERI VOLONTARI CHE INTERVENGONO IN CASO DI GUERRA O CALAMITA' NAUTARALI?

A)   Henry Dunant

B)   Callista Roy

C)   Virginia Henderson

377   QUALI TRA QUESTE NON È UN INTOSSICAZIONE DI TIPO ALIMENTARE?

A)   Botulismo

B)   Epatite da virus C

C)   Epatite da virus A

378   LE ASL SONO DOTATE DI:

A)   Personalità fisica e giuridica allo stesso tempo

B)   Personalità giuridica privata e autonomia imprenditoriale

C)   Personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale

379   GLI ESERCIZI DI TOSSE E RESPIRAZIONE PROFONDA IN UN PAZIENTE IN FASE POST-OPERATORIA MIRANO A RIDURRE IL RISCHIO DI:

A)   Embolia Polmonare

B)   Broncopolmonite e atelettasia

C)   Emorragie


Le tecniche di fisioterapia respiratoria sono da te mpo utilizzate in varie patologie dell’apparato respiratorio, come le BPCO o la fibrosi cistica. L’efficacia di tali trattamenti è supportata da forti evidenze scientifiche, pertanto vengono utilizzate anche nel decorso post operatorio di molti interventi chirurgici, tra cui gli interventi di chirurgia addominale.
Alcuni interventi che interessano l’addome, infatti , necessitano di prolungata anestesia e costringono il paziente ad un periodo di ridotta mobilità condizionandone il recupero psicofisico. In particolare, la ridotta mobilità del torace e dell’addome compromette la funzionalità respiratoria riducendo l’apporto di ossigeno e provocando un aumento delle secrezioni.

La presenza della ferita chirurgica e di drenaggi, la presenza o la paura di provocare dolore, la postura scorretta possono determinare la difficoltà di produrre una tosse efficace tale da rimuovere le secrezioni. E’ riconosciuto che i soggetti sottoposti a chirurgia addominale abbiano un elevato rischio di complicanze polmonari, che incidono negativamente sul decorso clinico, determinando l’a
umento sia della durata che dei costi della degenza, oltre che della mortalità post opera toria. L’incidenza di tali complicanze
aumenta significativamente nei pazienti:
•di età superiore ai 70 anni;
•forti fumatori;
•con malattie broncopolmonari croniche;
•sottoposti a interventi al torace o ai quadranti addominali superiori
Atelettasia polmonare
L ́atelettasia polmonare è la complicanza respiratoria più frequente in assoluto; si manifesta in oltre il 50% dei pazienti che hanno subito interventi di chirurgia toracica e in circa il 20% di quelli operati a livello addominale . L ́eziologia dell ́atelettasia è legata in alcuni casi a cause ostruttive: abbondanti secrezioni bronchiali, intubazione prolungata, aspirazione di sangue o di ingesti, esclusione di segmenti polmonari per ventilazione incompleta attraverso il tubo tracheale. Più spesso l ́atelettasia è invece legata alla ipoventilazione di alcune porzioni del parenchima p
olmonare, sia durante l ́intervento chirurgico (per compressione esterna) sia nel postoperatorio immediato (respiro superficiale per reazione antalgica, azione depressiva sul centro respiratorio da parte di farmaci anestetici ed analgesici).
Queste cause determinano la chiusura dei bronchioli e il collasso degli alveoli polmonari, più frequentemente a livello delle basi.
L ́atelettasia insorge precocemente, entro 24-48 ore postoperatorie, ed è responsabile in molti casi della frequente febbre postoperatoria precoce. E’ una complicanza
potenzialmente grave, specialmente se è interessata una parte cospicua del parenchima polmonare.
Polmonite
La polmonite è una complicanza grave, che si accompagna ad un aumento significativo del rischio di mortalità postoperatoria. La comparsa di polmonite postoperatoria è favorita
dall ́atelettasia polmonare. In generale, i fattori che predispongono allo sviluppo della polmonite sono il ristagno di secrezioni bronchiali, l ́ipoventilazione del parenchima polmonare e una diminuzione dei meccanismi di difesa contro le infezioni (lesioni a livello della barriera mucociliare tracheobronchiale e deficit immunitari).
L ́insorgenza di polmonite è segnalata clinicamente dalla comparsa di febbre di tipo continuo-remittente, solitamente dopo la giornata postoperatoria, associata alla comparsa di iperemia cutanea agli zigomi, di escreato purulento, e talora accompagnatada modeste alterazioni del sensorio (agitazione; obnubilamento).
Universalmente, viene indicata come profilassi dell'atelettasia e della polmonite una adeguata fisioterapia respiratoria pre e postoperatoria, unitamente alla mobilizzazione del
paziente.
Le tecniche fisioterapiche usualmente utilizzate sono:
•Respirazioni assistite
•Incentivatori di flusso
•Huffing
•Tosse assistita
•Etgol




380   LA SOMMINISTRAZIONE DI IMMUNOGLOBULINE UMANE DETERMINA:

A)   Immunità attiva

B)   Immunità passiva a basse dosi e immunità attiva a dosi superiori

C)   Immunità passiva







 
 
 
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