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451. Nelle Aziende Sanitarie il Direttore Amministrativo è:
A. obbligatoriamente laureato in Medicina e Chirurgia
B. obbligatoriamente laureato in Giurisprudenza
C. Nominato dal presidente della Regione
D. *****nominato dal Direttore Generale
452. L’infermiere dipendente del SSN è un:
A. esercente un servizio di pubblica utilità
B. pubblico ufficiale
C. *****incaricato di pubblico servizio
D. Nessuna delle precedetni
453. La modalità completa di presentazione dei dati statistici elaborati è:
A. con tabella semplice
B. con tabella a doppia entrata
C. a stereogramma
D. *****tabellare e grafica
454. Secondo i dati ISTAT del 2000, il numero delle morti improvvise che si verificano in Italia ogni anno
è:
A. 12.000
B. 98.000
C. *****57.000
D. Nessuna delle precedenti
455. Le cause più frequenti di morte improvvisa sono:
A. traumi
B. ictus cerebrali
C. *****coronaropatie
D. nessuna delle precedenti
59
456. Il processo che porta alla valutazione e alla misura degli effetti sulla salute di un fattore di rischio viene definito:
A. *****risk assessment
B. risk management
C. informazione sanitaria
D. nessuna delle precedenti
457. Tra i seguenti elementi caratterizza lo studio clinico sperimentale:
B. l'osservazione esclusiva del fenomeno da parte del ricercatore
C. il campionamento
D. l'uso di laboratori attrezzati
E. ****l'introduzione di una variabile sperimentale da parte del ricercatore
458. Tra i seguenti elementi caratterizza lo studio clinico osservazionale:
A. *****l'osservazione esclusiva del fenomeno da parte del ricercatore
B. il consenso informato
C. l'introduzione di una variabile sperimentale da parte del ricercatore
D. nessuna delle precedetni
459. Tra le seguenti è una fonte autorevole di revisioni sistematiche della letteratura bio medica:
A. *****COCHRANE LIBRARY
B. C.I.N.A.H.L.
C. MEDLINE
D. Nessuna delle precedenti
460. Il supporto dell'EB nella pratica clinica quotidiana:
A. favorisce l'accreditamento professionale
B. *****determina i migliori risultati assistenziali
C. consente un avanzamento della carriera
D. nessuna delle precedenti
461. L’errore sistematico nella ricerca si definisce:
A. mistake
B. *****bias
C. error
D. nessuna delle precedent
462. Nella ricerca biomedica il consenso informato:
A. non è mai necessario nello studio osservazionale
B. è sempre necessario nello studio retrospettivo
C. non è mai necessario nello studio clinico sperimentale
D. *****è sempre necessario nello studio clinico sperimentale
463. Un modello culturale di tipo bio-
A. la presa in carico dell'assistito
B. il soddisfacimento dei bisogni psico-
C. *****il soddisfacimento dei bisogni fisiologici
D. nessuna delle precedent
464. I modelli funzionali di salute identificati da M. Gordon sono:
A. ****11
B. 9
C. 12
60
D. Nessuna delle precedent
465. Secondo "M. Gordon" NON è un modello funzionale di salute:
A. la percezione di sé
B. *****la prevenzione dei rischi
C. l’attività e l’esercizio
D. nessuna delle precedenti
466. Il modello concettuale di salute che rende più evidente la specificità della professione sanitaria è: A. ****il modello bio-
B. il modello bio-
D. il modello biologico
467. Tra i seguenti termini anglosassoni il più vicino allo specifico professionale dell'infermiere è: A.***** to care
B. to cure C. to core
D. nessuna delle precedent
468. Il modello funzionale di salute identificato da M. Gordon è rappresentato:
A. dall’autorealizzazione
B. dalla continuità assistenziale
C. ****dall’attività ed esercizio
D. nessuna delle precedenti
469. L'ambiente in cui si svolge l'interazione infermiere-
A. sussiste una netta divisione dei compiti all'interno dell'équipe assistenziale B. emerge la componente tecnica della professione infermieristica
C. ****il modello organizzativo dell'assistenza è basato sulla multidisciplinarietà
D. nessuna delle precedenti
470. Nella sigla NANDA la prima lettera indica:
a. ****North
b. Nursing
c. Nurse
d. Nessuna delle precedent
471. NON è un sistema di classificazione dell'assistenza infermieristica:
A. il NIC
B. il NOC
C. il NANDA
D. ****il DRG
472. Secondo la tassonomia di Afaf Ibrahim Meleis le teoriche infermieristiche Paterson e Zderad vengono inserite nella scuola:
A. dei risultati
B. degli esiti assistenziali
C. *****dell’interazione
D. nessuna delle precedenti
473. Il modello della salute come “espansione della coscienza” è stato elaborato da:
A. Roy
B. Peplau
61
C. ****Newman
D. Nessuna delle precedenti
474. Secondo l'evidenza scientifica, per prevenire le infezioni delle vie urinarie, in corso di cateterismo vescicale è necessario:
A. irrigare la vescica con disinfettanti ed antibiotici
B. posizionare la sacca di raccolta al di sopra del livello della vescica
C. *****utilizzare sacche di drenaggio a circuito chiuso
D. nessuna delle precedenti
475. Le diagnosi infermieristiche si dividono in:
A. ****Reali, di Rischio o Rischio elevato, Possibili, di Benessere, a Sindrome
B. Reali, di rischio, probabili, di benessere, a sindrome
C. Di rischio, potenziali, possibili, a sindrome
D. Nessuna delle precedenti
476. Nel processo assistenziale la fase di pianificazione prevede:
B. La strutturazione di diversi piani di attività/azioni con l’individuazione di un solo obiettivo da perseguire, ovvero il benessere della persona
C. *****La strutturazione di un piano di attività/azioni con l’individuazione di obiettivi da perseguire entro una tempistica ben definita.
D. La strutturazione di un piano di attività/azioni con l’individuazione di obiettivi da perseguire
E. La strutturazione di diversi piani di attività/azioni con l’individuazione di un solo obiettivo da perseguire, ovvero la salute della persona
477. L’Appropriatezza di un intervento assistenziale si verifica quando:
A. La capacità di raggiungere determinati obiettivi: si esprimere come risultato del rapporto tra obiettivi da perseguire e obiettivi raggiunti
B. A fronte degli obiettivi da raggiungere c’è un utilizzo oculato delle risorse a disposizione
C. ****Il beneficio atteso derivante da uno specifico intervento supera in misura sufficientemente ampia le conseguenze negative legate all’intervento stesso
D. Il beneficio derivante da uno specifico intervento supera in misura sufficientemente ampia le conseguenze possibili legate all’intervento stesso
478. L’Efficacia di un intervento assistenziale si verifica quando:
A. ****La capacità di raggiungere determinati obiettivi: si esprimere come risultato del rapporto tra obiettivi da perseguire e obiettivi raggiunti
B. A fronte degli obiettivi da raggiungere c’è un utilizzo oculato delle risorse economiche a disposizione
C. A fronte degli obiettivi da raggiungere c’è un utilizzo oculato delle risorse a disposizione
D. Nessuna delle precedenti
479. L’Efficienza di un intervento assistenziale si verifica quando:
A. Il beneficio atteso derivante da uno specifico intervento supera in misura sufficientemente ampia le conseguenze negative legate all’intervento stesso
B. La capacità di raggiungere determinati obiettivi: si esprimere come risultato del rapporto tra obiettivi da perseguire e obiettivi raggiunti
C. La capacità di raggiungere determinati obiettivi: si esprimere come risultato del rapporto tra obiettivi da perseguire e tempi impiegati
D. ****A fronte degli obiettivi da raggiungere c’è un utilizzo oculato delle risorse a disposizione
480. Una scala di misurazione rispetta il criterio della Riproducibilità quando:
A. *****Il valore prodotto da una misurazione, se ripetuta, risulta sovrapponibile al precedente
B. Misura il vero fenomeno dell’oggetto di misurazione, ovvero ciò per cui è stata designata
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C. E’ in grado di individuare chi non presenta il fenomeno in esame
D. E’ in grado di individuare solo chi presenta il fenomeno in esame
481. Una scala di misurazione rispetta il criterio della Validità quando:
A. Il valore prodotto da una misurazione, se ripetuta, risulta sovrapponibile al precedente B. E’ in grado di individuare chi non presenta il fenomeno in esame
C. ****Misura il vero fenomeno dell’oggetto di misurazione, ovvero ciò per cui è stata designata
D. E’ in grado di individuare solo chi presenta il fenomeno in esame
482. Una scala di misurazione rispetta il criterio della Specificità quando: A. E’ ****in grado di individuare chi non presenta il fenomeno in esame
B. E’ in grado di individuare solo chi presenta il fenomeno in esame
C. Misura il vero fenomeno dell’oggetto di misurazione, ovvero ciò per cui è stata designata D. Il valore prodotto da una misurazione, se ripetuta, risulta sovrapponibile al precedente
483. Una scala di misurazione rispetta il criterio della Sensibilità quando
A. E’ in grado di individuare chi non presenta il fenomeno in esame
B. Misura il vero fenomeno dell’oggetto di misurazione, ovvero ciò per cui è stata designata C. Il valore prodotto da una misurazione, se ripetuta, risulta sovrapponibile al precedente
D. ****E’ in grado di individuare solo chi presenta il fenomeno in esame
484. La Valutazione degli stati clinici avviene attraverso le scale:
A. ****Norton, Gosnell, Braden, Waterlow.
B. Tinetti e Conley.
C. Mini Mental State Examination, Health of the NOS.
D. Nutrition score, Mini nutritional assessment.
485. La Valutazione del rischio di caduta, avviene attraverso le scale:
A. Glasgow, Rankin, Ramsey.
B. Likert, Guttman.
C. *****Tinetti, Conley.
D. Nutrition score, Mini nutritional assessment.
486. La Valutazione dello stato nutrizionale avviene attraverso le scale:
A. *****Nutrition score, Mini nutritional assessment.
B. Norton, Gosnell, Braden, Waterlow.
C. Tinetti, Conley.
D. Likert, Guttman.
487. La Valutazione dello stato mentale avviene attraverso le scale:
A. Norton, Gosnell, Braden, Waterlow.
B. ****Mini Mental State Examination, Health of the NOS.
C. Tinetti, Conley.
D. Likert, Guttman.
488. La Valutazione dello stato neurologico avviene attraverso le scale:
A. Norton, Gosnell, Braden, Waterlow.
B. Tinetti, Conley.
C. Likert, Guttman.
D. ****Glasgow, Rankin, Ramsey.
489. La Valutazione delle percezioni e degli atteggiamenti avviene attraverso le scale:
A. Norton, Gosnell, Braden, Waterlow.
B. Tinetti, Conley.
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C. Mini Mental State Examination, Health of the NOS.
D. ****Likert, Guttman.
490. La Procedura viene definita
A. ****Formalizzazione di una sequenza logica di comportamenti-
B. Raccomandazione di comportamento clinico assistenziale per assistere i professionisti sanitari ed i pazienti nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche
C. Documento scritto che traduce le conoscenze del professionista in comportamenti che gli operatori adottano nello svolgimento di determinate attività
D. Nessuna delle precedenti
491. Il Protocollo viene definito
A. Formalizzazione di una sequenza logica di azioni, anche semplici, allo scopo di standardizzare un comportamento
B. Raccomandazioni di comportamento clinico assistenziale, prodotte attraverso un processo sistematico per assistere i professionisti sanitari ed i pazienti nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche
C. ****Documento scritto che traduce le conoscenze del professionista in comportamenti (pertinenti, attuabili, misurabili) che gli operatori adottano nello svolgimento di determinate attività per raggiungere un determinato obiettivo.
D. Documento scritto che traduce le conoscenze del professionista in determinate attività per raggiungere un determinato obiettivo.
492. Le Linee Guida sono
A. ****Raccomandazioni di comportamento clinico assistenziale, prodotte attraverso un processo sistematico per assistere i professionisti sanitari ed i pazienti nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche
B. Un documento scritto che traduce le conoscenze del professionista in comportamenti (pertinenti, attuabili, misurabili) che gli operatori adottano nello svolgimento di determinate attività per raggiungere un determinato obiettivo.
C. La formalizzazione di una sequenza logica di comportamenti-
D. Raccomandazioni per assistere i professionisti sanitari nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche
493. Il livello di prova delle raccomandazioni
A. Si riferisce alla possibilità che l’applicazione nella pratica della raccomandazione determini un peggioramento dello stato di salute della popolazione target
B. Si riferisce alla probabilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi scientifici
C. ****Si riferisce alla probabilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi ben disegnati
D. Si riferisce alla probabilità che l’applicazione nella pratica della raccomandazione determini un benessere della popolazione target
494. Il livello di prova III delle raccomandazioni identificano che le stesse derivano da:
A. Sperimentazione clinica controllata o metanalisi
B. ****Studi di singoli gruppi, caso controllo, studi non randomizzati
C. Sperimentazione clinica controllata, ma con basso valore statistico
D. Studi descrittivi o di casistica
495. Il livello di prova II delle raccomandazioni identificano che le stesse derivano da:
A. Sperimentazione clinica controllata o metanalisi
B. Studi di singoli gruppi, caso controllo, studi non randomizzati
C. Studi descrittivi o di casistica
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D. ****Sperimentazione clinica controllata, ma con basso valore statistico
496. Il livello di prova IV delle raccomandazioni identificano che le stesse derivano da:
A. Sperimentazione clinica controllata o metanalisi
B. Sperimentazione clinica controllata, ma con basso valore statistico
C. Studi di singoli gruppi, caso controllo, studi non randomizzati
D. ****Studi descrittivi o di casistica
497. Il livello di prova I delle raccomandazioni identificano che le stesse derivano da:
A. Sperimentazione clinica controllata o metanalisi
B. Sperimentazione clinica controllata, ma con basso valore statistico
C. Studi di singoli gruppi, caso controllo, studi non randomizzati
D. Nessuna delle precedenti
498. La Forza delle raccomandazioni
A. Si riferisce alla possibilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi scientifici
B. *****Si riferisce alla probabilità che l’applicazione nella pratica della raccomandazione determini un miglioramento dello stato di salute della popolazione target
C. Si riferisce alla probabilità che l’applicazione nella pratica della raccomandazione determini un benessere della popolazione target
D. Si riferisce alla probabilità che un certo numero di conoscenze sia derivato da studi scientifici
499. La forza delle raccomandazioni espressa con la lettera A, identifica che
A. Esistono discrete evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni nella pratica
B. Esistono scarse evidenze scientifiche per consigliare l’uso dell’intervento nella pratica, ma si possono fare raccomandazioni in riferimento ad altre raccomandazioni
C. Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento
D. ****Esistono buone evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni dell’utilizzo nella pratica
500. La forza delle raccomandazioni espressa con la lettera B, identifica che
A. Esistono buone evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni dell’utilizzo nella pratica
B. ****Esistono discrete evidenze scientifiche che validano le raccomandazioni nella pratica
C. Esistono discrete evidenze scientifiche che sostengono le raccomandazioni di non utilizzare l’intervento nella pratica
D. Esistono buone evidenze scientifiche che supportano la raccomandazione di non utilizzare l’intervento