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Da 141 a 150

Concorsi d'Italia > Sardegna > Infermiere Nuoro > Da 101 a 200
 


141/394) La via di trasmissione epidemiologicamente più frequente della brucellosi è tramite:
La trasmissione della Brucellosi si realizza per   ingestione di latte e suoi derivati di origine da animali infetti
A)  il latte


142/ 0395  Quale m.d.c. si utilizza in RMN?
È il mezzo di contrasto più usato in assoluto in risonanza magnetica, per le caratteristiche paramagnetiche del suo ione Gd3+.
Viene usato in soluzione e complessato da leganti ciclici poliamminopolicarbossilici, che servono ad evitare la tossicità dello ione libero per l'organismo umano. Si usa frequentemente il Gd-DTPA come m.d.c. extracellulare, il che significa che ha una fase intravascolare ed una fase interstiziale.
Questo è utile ad esempio per valutare l'integrità della barriera emato-encefalica (BEE), o per valutare il pattern di impregnazione e quindi di vascolarizzazione di una lesione. Una tipica applicazione è l'effettuazione di esami di angiografia (CE-MRA, Contrast Enhanced Magnetic Resonance Angiography).
Esistono anche altri mezzi di contrasto contenenti Gadolinio con diverse specificità tissutali, come il Gd-BOPTA, m.d.c. epatospecifico che si accumula elettivamente negli epatociti funzionanti e viene da questi escreto nelle vie biliari (si usa quindi anche nella colangio-RM).
I mezzi di contrasto a base di Gadolinio aumentano il segnale nelle sequenze T1 pesate dato che riducono il tempo di rilassamento T1.
A)  Gadolinio-DTPA


143/ 0397  Il mezzo di contrasto ecografico contiene particelle di:
A) ferro
8) nessuna delle altre risposte è corretta
C) iodio

144/ 0398  Il "gold standard" per lo studio delle strutture vascolari arteriose a oggi è:
Quale metodica è da considerarsi "gold standard" nello studio delle strutture vascolari arteriose?   l'angiografia
A)  l'Angiografia

145/ 0502  La cardioplegia Custodiol è considerata:
La cardioplegia è quella procedura che utilizza una soluzione protettiva cardiaca per la perfusione coronarica ad aorta clampata.
La cardioplegia (o protezione cardiaca) si associa alla macchina cuore-polmone (in circolazione extracorporea, CEC) in quanto, mentre quest'ultima avrebbe lo scopo di rendere esangue il campo operatorio e di mantenere vitali i tessuti, la prima ha il fine di conservare le sostanze energetiche attraverso l'arresto cardiaco, ridurre i processi metabolici e degradativi attraverso l'ipotermia e prevenire effetti sfavorevoli dovuti all'ischemia infondendo agenti protettivi.
L'introduzione della cardioplegia si è resa indispensabile in quanto il clampaggio aortico a livello dei seni coronarici, avente lo scopo di interrompere il flusso coronarico per minimizzare la quota di sangue nel campo operatorio, può recare danno alle fibrocellule muscolari cardiache fino a farne perdere la funzionalità. Senza protezione, l'arresto anossico induce distruzione cellulare miocardica dimostrata da un aumento di CK-MB oltre le 120 unità e dopo le 48 ore ritorno alla norma, ma con disfunzione cardiaca per la distruzione cellulare. Più alta è la dismissione di enzimi, più basso è l'indice cardiaco (si fa riferimento a questo parametro per la valutazione della funzionalità cardiaca e, quindi, per stabilire la capacità di sopravvivenza del paziente dopo l'intervento).
A)  una cardioplegia ematica
B) una cardioplegia mista con rapporto 4:1
C)  una cardioplegia cristalloide

146/0566  L'arteria carotide comune sinistra origina:
Le carotidi originano dall'arco aortico in maniera asimmetrica nei due lati; infatti, quella di sinistra origina direttamente dall'arco aortico, mentre quella di destra origina dalla divisione del tronco brachio-cefalico e da questi punti esse prendono il nome di arteria carotide comune.
A)  dall'arco aortico


147/ 0790  L'ovaio è composto da:
L’ovaio (o gonade femminile) ha, come il testicolo, una duplice funzione: riproduttiva ed endocrina
Strutturalmente l’ovaio si presenta costituito da due porzioni: corticale e midollare.
La corticale è costituita in superficie da uno strato di cellule epiteliali, impropriamente chiamato strato germinativo, profondamente al quale si trova la tonaca albuginea (strato connettivale). Nella corticale sono localizzati i follicoli oofori, i corpi lutei e le cellule interstiziali.
L’ovocita è circondato da uno strato di cellule piatte (follicolo primordiale), poi si riveste con cellule cubiche e quindi da più strati cellulari. Il follicolo maturo è involucrato dalla teca nella quale possono distinguersi uno strato esterno e uno interno. Nella cavità follicolare è contenuto del liquido, mentre l’ovulo è circondato da uno strato di cellule detto cumulo ooforo. A maturazione completata (14 giorni circa), la teca del follicolo si ischemizza, si rompe e l’uovo viene espulso. Il follicolo, per le trasformazioni subite dopo la deiscenza, diventa corpo luteo che è costituito da una spessa lamina di cellule luteiniche e paraluteiniche (di colore giallastro) che circonda un nucleo fibroso. Se dopo l’ovulazione l’ovocito non viene fecondato, il corpo luteo resta attivo per circa dodici giorni costituendo il corpo luteo mestruale; qualora invece l’uovo venisse fecondato e dovesse instaurarsi una gravidanza, il corpo luteo aumenta di dimensioni e rimane attivo per 3-4 mesi (corpo luteo gravidico). L’intero ciclo maturativo di un follicolo ooforo, fino all’involuzione del corpo luteo, dura mediamente 28 giorni ed il fenomeno si ripete ciclicamente (ciclo ovarico)

B) una tonaca esterna corticale e una interna midollare


148/ 0813  L'efficienza in ambito sanitario indica:
Una azienda sanitaria (ASL) e' efficiente quando:   produce, a costi inferiori, i medesimi beni e servizi di altre ASL
C)  la capacità di raggiungere i risultati attesi con il minor costo possibile

149/ 0793  Lo streptococco agalactiae è un:
Lo streptococco beta emolitico del gruppo B (SGB) noto anche come Streptococcus agalactiae colpisce il tratto vaginale e rettale delle donne ed è del tutto innocuo in situazioni fisiche normali, ma diviene pericoloso in gravidanza.
Lo Streptococco beta emolitico è un batterio comune e la sua presenza nel tratto genitale della donna è del tutto normale, come diversi altri tipi di batteri che vi risiedono, ma quando si rimane incinte, per il bambino che deve passare attraverso quel tratto genitale, c’è il rischio che venga trasmesso al feto durante il parto. Il bambino appena nato è sicuramente più vulnerabile e quindi a rischio di infezione, che può presentarsi subito dopo il parto o a distanza di tempo.
C)  saprofita vaginale

150/0626  VES e PCR sono indici relativi a:
A)  crasi ematica
8) flogosi
C)  assetto coagulativo

 
 
 
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